La peste suina africana è una malattia causata da un DNA virus appartenente alla Famiglia Asfarviridae (ASFV) che colpisce suini e cinghiali.

Questa malattia:
• uccide cinghiali e suini domestici;
• può arrecare grossi danni economici agli allevamenti suinicoli;
• non colpisce l’uomo;
• l’uomo può diffondere il virus a suini domestici e cinghiali, attraverso il vestiario, le attrezzature sporche e i veicoli contaminati.

Le principali vie di trasmissione della malattia sono:
• Contatto diretto tra animali sensibili e malati o i loro fluidi o escrezioni;
• Contatto indiretto attraverso alimenti contaminati, carne suina, persone, veicoli o fomiti.

In questi anni varie ricerche hanno dimostrato che :
• ASFV mostra un’elevata resistenza alle condizioni ambientali e rimane contagiosa per un lungo periodo di conservazione o al di sotto di 0° C o a 4 °C;
• ASFV è in grado di persistere a lungo in fomiti o carne contaminati grazie alla sua elevata stabilità;
• ASFV è in grado di persistere nelle carcasse di cinghiali (che possono rappresentare veri e propri serbatoi di virus) e nell’ambiente circostante per mesi, mantenendo la capacità di infettare altri suidi sensibili.